Cos'è il Boogie Woogie? Com'è nato? Perchè si chiama in questo modo? In che anni si ballava?
Queste sono solo alcune delle domande che si pone chi sente parlare di Boogie Woogie, sia che si tratti del ballo o della musica.
LE ORIGINI
Vari studi identificano la zona di origine del Boogie Woogie nel nord-est del Texas (USA), nella Marshall & Harrison County.
Molti credono che il Boogie sia nato dopo il Lindy Hop, negli anni '40 o addirittura negli anni '50 del 900, ma questa convinzione va sfatata ; questo può essere in parte vero se si parla del ballo conosciuto con questo nome, ma non è certamente così per quanto riguarda la musica. L'origine musicale del Boogie Woogie viene infatti risalire addirittura al periodo 1870-1890, quindi ben 30-40 anni prima della nascita del Jazz!
In quegli anni in Texas si stavano sviluppando le prime ferrovie e la richiesta di legname e di lavoratori era molto alta. Gli operai erano principalmente afro-americani e vivevano in accampamenti creati dalle compagnie ferroviarie; il lavoro era molto duro, ma venivano allestiti degli spazi più o meno di fortuna, detti "Juke joint" o anche "barrelhouse", bettole in cui veniva posizionato un pianoforte e un musicista allietava le serate. Il pianista poteva suonare per pochi spiccioli anche 8 ore di fila ed essendo l'unico intrattenimento delle serate la musica non poteva fermarsi; la linea di basso tipica del Boogie Woogie, suonata con la mano sinistra, detta anche "Left hand like God", era essa stessa una melodia e questo permetteva al pianista di avere la mano destra libera all'occorrenza per poter bere o mangiare.
Juke joint in Florida
Lo stile musicale deriva da una versione al pianoforte più veloce del blues detta barrelhouse, dal nome dei luoghi in cui veniva suonata, e si avvicina ad altre musiche jazz come il ragtime e lo stride. In quel periodo la ferrovia cominciava a svilupparsi e i musicisti iniziarono ad incorporare i suoni del treno nella loro musica, dando vita ad un nuovo genere. Questi musicisti erano abituati a spostarsi tra i vari accampamenti delle compagnie di legname utilizzando proprio le prime linee ferroviarie e così facendo contribuirono a diffondere le prime forme di Boogie Woogie in tutto il Texas e negli stati limitrofi. Il Boogie arrivò a New Orleans, a Chicago, a Kansas City e qui ne influenzò i musicisti, come pianisti del calibro di Pete Johnson, Albert Ammons, Mead "Lux" Meadows (detti "i 3 grandi del Boogie Woogie") e Jimmy Yancey, arricchendosi di nuovi influssi. A New Orleans nacque addirittura uno stile molto marcato detto appunto "New Orleans Boogie".
Pete Johnson nel 1946
Meade "Lux" Lewis nel 1944
L'ESPLOSIONE DELLA MANIA PER IL BOOGIE WOOGIE
Il Boogie inizialmente veniva eseguito al solo pianoforte, non aveva spartiti, non seguiva i canali ufficiali di distribuzione musicale, ma era improvvisato e si muoveva nella sottocultura afro-americana. Non veniva neanche chiamato come lo conosciamo oggi, ma era conosciuto come fast Western, fast blues, rollin' blues, eight to the bar, barrelhouse, the doze, shuffle e in molti altri modi, fino a che, nel 1928, il musicista Clarence "Pinetop" Smith non compose la canzone "Pinetop's Boogie Woogie" in cui per la prima volta si faceva esplicitamente riferimento al nome che oggi conosciamo..
In realtà anche negli anni precedenti c'era stato qualche primo riferimento al termine, ma non in modo così diretto. Dagli archivi della Libreria del Congresso Americano risulta una canzone "The Boogie man" del 1880, uno spartito "Hoogie Boogie" del 1901 e una registrazione di Edison di un "American Quartet" dal titolo "The synchopated Boogie Boo" del 1913, anche se in realtà nessuna di queste opere contiene gli elementi distintivi del Boogie Woogie. Una canzone che invece divenne fonte di ispirazione per i musicisti Boogie successivi fu "The Five" dei fratelli Hersal e George Thomas, pubblicata nel 1922; questa composizione, ispirata a sua volta dai blues che i due fratelli di New Orleans sentirono dai musicisti provenienti dal Texas dell'est, contiene proprio quegli elementi, soprattutto i giri di basso, lo swing, lo shuffle, che caratterizzano il Boogie moderno. Un'altra composizione molto importante è "Chicago Stomp" di Jimmy Blythe del 1924, considerata la prima composizione Boogie Woogie per piano solo.
Fu solo però verso la fine degli anni '30 che il Boogie arrivò al grande pubblico. Ormai tutti conoscevano lo swing e il Boogie veniva ballato per le strade, ma era ancora confinato al solo pubblico di colore, fino a che nel 1938 e nel 1939 il produttore musicale John Hammond organizzò i due grandi concerti "From Spirituals to Swing" presso la famosa Carniegie Hall di New York. In brevissimo tempo scoppiò una vera e propria mania per il Boogie, le jazz band cominciarono ad inserirlo nel loro repertorio e anche il pubblico bianco arrivò a conoscere grandi musicisti quali Mead "Lux" Meadows, Albert Simmons, Big Joe Turner, Count Basie. Questo stile finì con influenzare anche i musicisti bianchi quali Glen Miller, Benny Goodman e Louis Prima fino ad essere conosciuto e ballato in tutti gli Stati Uniti.
La canzone "Boogie Woogie" di Tommy Dorsey, una versione aggiornata di "Pinetop's Boogie Woogie", divenne una hit nel 1943 e 1945, seconda come successo dell'era swing solo a "In the mood" di Glenn Miller. Bill Haley and the Saddlmen registrarono 2 canzoni Boogie Woogie nel 1951. In tempi più recenti Christina Aguilera ha pubblicato il singolo "Candyman" del 2006 con chiari riferimenti a "Boogie Woogie Bugle Boy" delle Andrews Sisters.
Carnegie Hall, NY (USA) nel 1910
Oltre che dagli artisti jazz, anche i musicisti Country iniziarono ad inserire il Boogie Woogie nel loro repertorio. Nel 1939 venne registrata la canzone "Boogie Woogie" di Johnny Barfield e nel 1942 "Cow Cow Boogie" scritta da Benny Carter, Gene dePaul e Don Raye ed interpretata da Ella Mae Morse e Freddie Slack; quest'ultima ebbe un incredibile successo vendendo milioni di dischi. Fu il primo esempio di Western Boogie Woogie.
In seguito questo stile dilagò e portò alla nascita dello stile Hillbilly Boogie, detto anche Okie Boogie o Country Boogie. Nel 1946 venne registratata dai Delmore Brothers la canzone "Freight Train Boogie", considerata come precursore del genere Rockabilly. Ancora oggi la musica Country è fortemente influenzata dal Boogie Woogie.
Il Boogie Woogie negli Stati Uniti rimase di grandissima fama fino alla prima metà degli anni '50 e contribuì alla nascita del jump blues, del rhythm'n'blues e del rock'n'roll di Little Richard, Fats Domino, Jerry Lee Lewis. In Europa arrivò a seguito dei soldati americani durante la seconda Guerra mondiale; divenne inizialmente molto famoso soprattutto in Inghilterra, Olanda e Germania. Nel 1973 un pianista tedesco, Axel Zwingenberger, ascoltò per la prima volta il Boogie Woogie e se ne innamorò all'istante; decise quindi di andare a conoscere di persona i grandi del Boogie Pete Johnson e Albert Ammons (Meade Lux Lewis morì nel 1964) e in seguito contribuì a diffondere il Boogie in Germania e in Europa.
Anche in Italia il Boogie arrivò negli anni '70, soprattutto nelle regioni settentrionali, diventando un ballo sociale ancora oggi conosciuto e praticato.
SIGNIFICATO DI BOOGIE WOOGIE
Il termine "Boogie Woogie" ha una origine incerta, ma comunque nacque tra la fine del '800 e linizio del '900:
- in vari studi si evince come varie parole di origine africana ("Bogi", "Mbuki", "Booga", "Mvuki") facciano riferimento al battere dei tamburi o a danze sfrenate e veloci e quindi possano essere considerate i precursori del termine odierno; al contempo, inoltre, sembrano dimostrare il legame con la comunità afro-americana che si stava emancipando in quel periodo storico grazie alla fine della schiavitù nel 1865;
- per altri studiosi deriverebbe dal rumore dei carrelli dei treni (detti "bogies") che trasportavano i lavoratori di colore; i musicisti dell'epoca inserirono la tipica cadenza dei bogies sulle rotaie all'interno della loro musica. Eloquente in tal senso è la canzone del 1927 "Honky Tonk Train Blues" di Mead Lux Meadows che, in musica, racconta proprio di uno di questi viaggi in treno riprendendone le sonorità e l'atmosfera;
- per alcuni è invece una duplicazione del termine "boogie", quindi Boogie Boogie, utilizzato ad inizio '900 per indicare delle feste improvvisate che venivano organizzate per raccogliere qualche soldo per pagare l'affitto (rent parties), in cui l'accompagnamento musicale era affidato ad un pianista;
- nello slang americano il termine "boogie" indica il sedere ed il verbo "to boogie" significa scuotere il sedere, danzare freneticamente, ma fa anche riferimento al rapporto sessuale.
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"From Spirituals to Swing" - the two concerts at the Carnegie Hall NY in 1938 and 1939
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